A caccia..da sola?!?

FleuR

Fleur camminava indecisa, era la prima volta che passeggiava per quella radura.
Sentì un fruscio di foglie.
Il tempo era comunque bello e il sole risplendeva caldo, peccato che la sua pelle non assorbiva nulla di che.
Era pronta per cacciare, la sua sete l'avrebbe spinta verso gli umani.
Quindi si voltò pronta a ampliare il suo udito per captare minimo rumore di qualche animale,
invece si imattè con un suo compare.
Impaziente Fleur tese la mano
Hei ciao, io sono Fleur


Edited by _fleur_ - 1/6/2009, 19:17

FleuR
*oh vedo che iniziamo bene* pensò Fleur tra sè.
Mise le mani in tasca dei pantaloni e la fissò per qualce secondo.
Di cosa si tratta?
Se è il tuo territorio di caccia me ne posso andare, per me non c'è problema.
Poi si passò con leggerezza una mano tra i capelli e sbuffò in alto.

FleuRBè, me la sbrigo da sola allora! disse Fleur sbuffando.
Si precipitò addosso ad un altro coniglio.
Dopodichè si fermò.
In lontananza notò delle corna al di là di un cespuglio.
*Buffo ma lo voglio*. Era un Cervo. Un maschio.
Quindi si buttò su di esso.
Ormai si sentiva abbastanza tranquilla per via della sete.
Hei, il tramonto disse Fleur un po' svogliata. L'avevo visto anche troppe volte.
Tu che fai? Resti quì o te ne vai?

FleuR

Fleur la squadrò socchiudendo gli occhi.
Ma va? non pensavo succedesse tutte le sere.
Poi la fissò per un attimo.
Sono vampira da solo un anno, sono morta a 16.
Dopo aver detto ciò rimase ad aspettare risposta pensando mille cose contemporaneamente
* Ma che è sta storia che chi è vampiro da più tempo si sente superiore?*
Feci spallucce e non ci fesi caso, dopotutto il mio orgoglio mi faceva stare indifferente anche vicino agli insulti di un vampiro secolare.

Fleur per orgoglio non rispose subito, si limitò a guardarla soffocando una risata.
Quanto le piaceva essere detestata dai suoi compari.
Sì, un anno. C'è qualcosa che non va? il mio tono era di sfida E comunque me ne andrò presto

Fleur rimase interdetta.
Raggiungerò bay o lui raggiungerà me risposi a bassa voce alzando gli occhi al cielo. Non ho voglia di ascoltarti, Rosalie.
Così facendo si alzò il cappuccio della felpa perchè il vento le scompigliava i capelli biondi.
Si mise le mani nella tasca a masupio sul davanti e sbuffò.
Non ho bisogno di saper altro, non con una come te.
Si voltò poi con un balzo si portò al di là di un labero quasi rinsecchito.
E correndo ad alta velocità scoparve.
Mentre pensieri remoti le tonavano in mente:
*Bay, dove sei? Perchè non torni a casa nostra?* peccato che non fosse capace di uccidersi da sola, l'avrebbe fatto volentieri. Rimaneva sempre lì, ogni dannato giorno a ricevere un messaggio sul telefonino che annunciava il suo ritorno. *Non verrà, lo so di mio. Se avesse potuto scappare sarebbe giù quì, perchè sceglere Anchorage per un lavoro da umano? Non voglio che lo trattengono là ancora per tanto*