CAPITOLO 1 - PRESENTAZIONE
The French...are glad to die for love!La musica cominciò a riempirmi le orecchie, le parole della canzone mi uscivano dalla bocca come se stessi parlando normalmente. Per me, infatti, cantare e ballare equivalevano esattamente a parlare e camminare.
...but diamonds are a girl’s best friend... Il pubblico mi acclamava, la coreografia era perfetta e perfino quello stupido di George stava facendo un buon lavoro.
Il musical sarebbe stato un successone.
L’idea di cantare e ballare "Diamonds are a girl’s best friend" tratto dal "Moulin Rouge" per la giornata di beneficenza per i bambibi del Congo era stata un’idea di quella smorfiosa di Samantha, ma ovviamente tutti avevano votato me per interpretare Satine.
La musica finì e il pubblico scoppiò in un boato.
Tutti sul palco cominciammo ad abbracciarci e a urlare di gioia. Come avrei voluto che Jeff potesse vedermi. Sarebbe salito sul palco e senza alcun contegno, avrebbe cominciato a baciarmi, con quelle sue labbra dure e forti. Ma non era più possibile.
Gli spettacoli seguenti furono altrettanto belli e alla fine della giornata la scuola ottenne un’abbondante cifra.
Passate ormai le 16.00, le persone cominciarono a tornare alle loro case.
Stavo parlando con Mel su l’acconciatura di capelli che mi stava meglio quando mi sentì chiamare con insistenza.
- Signorina Parker! Signorina Parker!- era il prof. Barble – Insomma Natalie è da un’ora che la chiamo!
- Ehm...si mi scusi non la sentivo...sa le voci della gente che parla...- risposi imbarazzata.
- Si, si, comunque le volevo dire in anticipo, in quanto mi sembra la persona più adatta a svolgere questo tipo di lavoro, che domani arriveranno tre studenti nuovi e alcuni frequenteranno le sue stesse ore. Il suo compito, insieme ad altri studenti, è quello di mostrar loro la scuola e farli sentire a proprio agio. E’ d’accordo?-
Accidenti! Ma perchè l’aveva chiesto proprio a me? Non sono abbastanza due rappresentanti d’istituto?!
- Ma sì certo, signor Burble....- risposi con finta voce gentile ed entusiasta.
Dall’altra parte della macchina Melanie ci guardava divertita. Oh beh intanto gliela avrei fatta pagare in qualche modo. E sapevo già come.
- Molto bene! Aspetterà i tre studenti nella segreteria alle 9.00. Sapevo di poter contare su di lei. A domani!
- D’ accordo. A domani professore!- salutai a mia volta.
Appena il prof. Burble scomparve dietro l’angolo con il suo vecchio maggiolino, Mel scoppiò in una grassa risata irritante.
- Ah ah ah.... e così quest’ anno tocca a te presentare il nostro famosissimo e grandissimo college ai nuovi arrivati.... spero tanto che siano come quello dello scorso mese, George. Non vedo l’ora di vedere la tua faccia in loro compagnia!Ah ah ah...
- Brava brava. Ridi pure. Appena incontrerò quegli sgorbietti li manderò subito da te. Così impari a ridere delle disgrazie altrui – ribattei.
- Beh magari chissà.... uno di quei tre potrebbe essere il principe azzurro che aspetti da tempo...- rispose sghignazzando.
Al suono della parola Principe azzurro la mia mente cominciò a vagare. A pensare a tutti i momenti passati tempo fa con Jeff .
Mel lo intuì.
-Ehi... è da due mesi che non guardi in faccia nessun ragazzo e da te questa cosa è sconcertante. Bisogna andare avanti. – mi disse cercando di tirarmi su di morale.
Mel, Mel, Mel... sempre la solita.
- Beh di sicuro non sarà uno dei nuovi arrivati. Spero solo che siano almeno simpatici. Odio i tipi taciturni. Beh spero anche che siano carini. – risposi, fingendo di aver smesso di pensare a Jeff.
- Bene! Così mi piaci, Nat! Beh adesso scusami, ma devo andare a fare una ricerca con Lee. Ci vediamo domani! Mi raccomando fatti bella per domani! – mi urlò e detto ciò salì in macchina di Lee.
Sospirai.... era così felice da quando lo aveva conosciuto.
Comunque con la storia della ricerca non ingannava proprio nessuno, solo perchè non stavo con nessun ragazzo da qualche mese credeva forse che mi fossi dimenticata cosa ci si fa assieme? Ma per chi mi aveva presa?
Il giorno dopo mi presentai puntuale in segreteria. C’erano i due rappresentanti d’istituto: Michael Rawlings e... Samantha Freed. Appena si accorse della mia presenza, mi squadrò da capo a piedi e fece una faccia schifata. Non ebbi nemmeno il tempo di aprire bocca per dirle quello che si meritava, quando sentii aprirsi la porta e vedere Samantha a bocca aperta, in un misto di meraviglia. Sembrava quasi che prima o poi le sarebbe uscita la bava alla bocca.
A quel punto, incuriosita, mi girai anch’io e li vidi.
Ecco....non è molto, ma volevo incuriosirvi.
scusate se le mie doti da scrittrice lasciano a desiderare...aspetto commenti!