*°Our Twilight°* - Italian Unofficial Twilight GDR

FAIRY TALE

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black natter
view post Posted on 31/1/2008, 17:58




CAPITOLO 1 - PRESENTAZIONE

The French...are glad to die for love!

La musica cominciò a riempirmi le orecchie, le parole della canzone mi uscivano dalla bocca come se stessi parlando normalmente. Per me, infatti, cantare e ballare equivalevano esattamente a parlare e camminare.
...but diamonds are a girl’s best friend...
Il pubblico mi acclamava, la coreografia era perfetta e perfino quello stupido di George stava facendo un buon lavoro.
Il musical sarebbe stato un successone.
L’idea di cantare e ballare "Diamonds are a girl’s best friend" tratto dal "Moulin Rouge" per la giornata di beneficenza per i bambibi del Congo era stata un’idea di quella smorfiosa di Samantha, ma ovviamente tutti avevano votato me per interpretare Satine.
La musica finì e il pubblico scoppiò in un boato.
Tutti sul palco cominciammo ad abbracciarci e a urlare di gioia. Come avrei voluto che Jeff potesse vedermi. Sarebbe salito sul palco e senza alcun contegno, avrebbe cominciato a baciarmi, con quelle sue labbra dure e forti. Ma non era più possibile.
Gli spettacoli seguenti furono altrettanto belli e alla fine della giornata la scuola ottenne un’abbondante cifra.
Passate ormai le 16.00, le persone cominciarono a tornare alle loro case.
Stavo parlando con Mel su l’acconciatura di capelli che mi stava meglio quando mi sentì chiamare con insistenza.
- Signorina Parker! Signorina Parker!- era il prof. Barble – Insomma Natalie è da un’ora che la chiamo!
- Ehm...si mi scusi non la sentivo...sa le voci della gente che parla...- risposi imbarazzata.
- Si, si, comunque le volevo dire in anticipo, in quanto mi sembra la persona più adatta a svolgere questo tipo di lavoro, che domani arriveranno tre studenti nuovi e alcuni frequenteranno le sue stesse ore. Il suo compito, insieme ad altri studenti, è quello di mostrar loro la scuola e farli sentire a proprio agio. E’ d’accordo?-
Accidenti! Ma perchè l’aveva chiesto proprio a me? Non sono abbastanza due rappresentanti d’istituto?!
- Ma sì certo, signor Burble....- risposi con finta voce gentile ed entusiasta.
Dall’altra parte della macchina Melanie ci guardava divertita. Oh beh intanto gliela avrei fatta pagare in qualche modo. E sapevo già come.
- Molto bene! Aspetterà i tre studenti nella segreteria alle 9.00. Sapevo di poter contare su di lei. A domani!
- D’ accordo. A domani professore!- salutai a mia volta.
Appena il prof. Burble scomparve dietro l’angolo con il suo vecchio maggiolino, Mel scoppiò in una grassa risata irritante.
- Ah ah ah.... e così quest’ anno tocca a te presentare il nostro famosissimo e grandissimo college ai nuovi arrivati.... spero tanto che siano come quello dello scorso mese, George. Non vedo l’ora di vedere la tua faccia in loro compagnia!Ah ah ah...
- Brava brava. Ridi pure. Appena incontrerò quegli sgorbietti li manderò subito da te. Così impari a ridere delle disgrazie altrui – ribattei.
- Beh magari chissà.... uno di quei tre potrebbe essere il principe azzurro che aspetti da tempo...- rispose sghignazzando.
Al suono della parola Principe azzurro la mia mente cominciò a vagare. A pensare a tutti i momenti passati tempo fa con Jeff .
Mel lo intuì.
-Ehi... è da due mesi che non guardi in faccia nessun ragazzo e da te questa cosa è sconcertante. Bisogna andare avanti. – mi disse cercando di tirarmi su di morale.
Mel, Mel, Mel... sempre la solita.
- Beh di sicuro non sarà uno dei nuovi arrivati. Spero solo che siano almeno simpatici. Odio i tipi taciturni. Beh spero anche che siano carini. – risposi, fingendo di aver smesso di pensare a Jeff.
- Bene! Così mi piaci, Nat! Beh adesso scusami, ma devo andare a fare una ricerca con Lee. Ci vediamo domani! Mi raccomando fatti bella per domani! – mi urlò e detto ciò salì in macchina di Lee.
Sospirai.... era così felice da quando lo aveva conosciuto.
Comunque con la storia della ricerca non ingannava proprio nessuno, solo perchè non stavo con nessun ragazzo da qualche mese credeva forse che mi fossi dimenticata cosa ci si fa assieme? Ma per chi mi aveva presa?

Il giorno dopo mi presentai puntuale in segreteria. C’erano i due rappresentanti d’istituto: Michael Rawlings e... Samantha Freed. Appena si accorse della mia presenza, mi squadrò da capo a piedi e fece una faccia schifata. Non ebbi nemmeno il tempo di aprire bocca per dirle quello che si meritava, quando sentii aprirsi la porta e vedere Samantha a bocca aperta, in un misto di meraviglia. Sembrava quasi che prima o poi le sarebbe uscita la bava alla bocca.
A quel punto, incuriosita, mi girai anch’io e li vidi.



Ecco....non è molto, ma volevo incuriosirvi.
scusate se le mie doti da scrittrice lasciano a desiderare...aspetto commenti! :)
 
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black natter
view post Posted on 31/1/2008, 22:49





CAPITOLO 2 - SOGNO

Probabilmente stavo sognando. Impossibile. Sembravano così veri.
Chissà....se forse avessi provato a toccarli, sarebbero svaniti, come uno splendido sogno. Il più bello che avessi mai fatto.
Eppure erano lì, che ci fissavano con una certa nota di disapprovazione nel viso, sì in effetti se non stavo sognando, allora stavo proprio facendo una brutta figura.
Ma come si potevano staccare gli occhi da quei tre ragazzi così belli?!
Il primo ad attirare l’attenzione fu quello centrale. Forse perchè era moro, per i quali ho una certa simpatia, ma di certo non fu solo per quello.
Aveva una pelle così pallida, diafana che mi venne voglia di passarci un dito sopra per controllare che non fosse trucco alla Marilyn Manson, anche se era cento volte più bella.
Sembrava un modello, il suo fisico era semplicemente perfetto: indossava una normale maglietta a maniche lunghe blu, eppure sotto quel leggero strato di tessuto riuscivo a scorgere i suoi addominali, nonostante ciò non era particolarmente muscoloso.
Il viso era indescrivibile. Sembrava un angelo, anche se l’istinto mi suggeriva che non lo era affatto. I suoi tratti erano duri, marmorei, le labbra erano storte in un ghigno, carnose, il naso diritto, del quale non si riusciva a vedere l’inizio perchè coperto dalla frangia nera e morbida, gli occhi, invece, furono quelli su cui mi soffermai per più tempo: erano di uno strano colore, un misto tra il nero e l’oro, anche se il primo era il più prevalente.
Mi stava osservando. Arrossii all’ istante e distolsi subito lo sguardo.
Purtroppo mente e corpo non collaboravano e così mi ritrovai ad esaminare i suoi due compagni. Entrambi avevano la pelle diafana come il moro, i tratti marmorei, si assomigliavano abbastanza tra di loro, forse il biondo era più slanciato del rossiccio. Le uniche cose differenti che li distingueva, a parte i capelli e qualche altro dettaglio, era il colore diverso di ciascuna iride. Il ragazzo con i capelli color bronzo aveva gli occhi più chiari, i suoi erano di un oro caldo, mentre il biondo ce li aveva un po’ più scuri, sempre con quella sfumatura nera, ma più leggera rispetto a quella del moro.
Se ne stavano lì, fermi e immobili a guardarsi attorno, con quell’ aria infastidita. Probabilmente non amavano essere osservati.
All’improvviso arrivò di corsa il preside dicendo che i nuovi arrivati l’avrebbero fatto con lui il giro dell’istituto, così noi non avremmo perso le lezioni, che vengono prima di tutto.
- Al diavolo! Stupido vecchio, va in pensione. – ringhiai a bassa voce. Ma com’era possibile? Il sogno si era trasformato in un incubo!
Il moro sghignazzò di nuovo, mentre il rossiccio fece una faccia esasperata, come se non fosse la prima volta. La prima volta di cosa?
Proprio allora mi accorsi di uno strano ronzio, mi guardai attorno per scoprire dove si trovava la snervante ape, ma non ce n’era traccia.
Frustrata dal rumore irritante e dalla brutta notizia uscii di corsa dalla segreteria senza incontrare lo sguardo di nessuno e andai a sedermi in classe.
Educazione artistica. L’unica cosa positiva di quella mattinata.
Quel giorno era anche lezione di disegno, tema del giorno: sogni.
-Ironia della sorte- sussurrai a bassa voce a Mel, mentre le scrivevo il fatto appena accaduto al di là di qualche muro.
Oh mio dio stai scherzando vero?!?! Voglio vederli subito! Mi scrisse sul bigliettino. Le feci un largo sorriso.
- Per la pausa pranzo riuscirai a vederli...comunque tu hai già Lee - le dissi.
- E con questo vorresti dire di voler tenerteli tutti per te?- mi rispose con una finta faccia indignata.
- Guarda che sull’aggettivo “perfetti” non stavo affatto scherzando. Sono irraggiungibili per me e di sicuro avranno già delle bellissime ragazze.- detto ciò le tappai con una mano la bocca, presi la matita e mi concentrai sul foglio.
Mmm.....sogni....



 
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Alchiriel
view post Posted on 1/2/2008, 08:29




Bello bello bello!

mi piace ^^

(e poi, da quel che vedo, sembrano personaggi nuovi *.* per cui ho una discreta predilezione!)
 
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2 replies since 31/1/2008, 17:58   122 views
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