•Dany2• |
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| Damien Renald
-esatto, è un suo ricordo, me l'ha dato prima di morire e...- doveva dirle tutta la verità? chissà se ci avrebbe creduto; no, certo che no. Decise però che doveva dimostrarglielo prima e sorridendo toccando l'orologio con una mano, con l'altra andrò a toccare la mano fredda dell'amica e si concentrò. Come era possibile? "perchè non sento niente?" Doveva dirglielo; tolse la mano dalla sua. -ecco, facendo così sento lievemente sensazioni e stati d'animo d'ogni persona ma...- e come le diceva "ma con te non funziona!". L'orologio non poteva essersi rotto o non andare più, era impossibile, le ore scorrevano, come sempre, e non aveva nessuna ammaccatura visto che l'aveva sempre tenuto con cura, ma come le aveva detto suo padre, funzionava con qualsiasi umano. Davvero strano ma dopo pranzo avrebbe provato su un'altro, doveva accertarsi che andasse ancora. continuò stranita ma senza troppa preoccupazione -con te non va, strano; niente di grave- sperò che l'amica non la predesse per pazza e un pò si pentì di averlielo detto perchè così non avrebbe fatto altro che allontanarla. Riprese a mangiare, sempre guardando Alexia. "chissà cosa penserà di me adesso". Prese un sorso d'acqua, aveva quasi finito di mangiare, la mela verde era l'unica cosa che le era rimasta.
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