*°Our Twilight°* - Italian Unofficial Twilight GDR

Primo giorno di scuola

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•Dany2•
view post Posted on 2/1/2009, 00:10




Damien Renald

Cercando di non badare a quelli che le guardavano rispose
-...mi dispiace. beh, mia madre vive a Phoenix, è originaria di lì.- e prima di parlare di nuovo prese un altro boccone, per poi riprendere fiato e continuare
-mio padre è morto, più omeno due anni fà- sperò che l'amica la potesse capire; continuò dicendo
-anche lui come me nato a San Diego- cercò di sorridere, ricordare suo padre la faceva sentire ancora triste.
Mentre mangiava per distrarsi da quegli occhi indiscreti prese l'orologio da tasca di suo padre, poggiandolo sul tavolo, con il quale aveva una capacità innaturale: ogni volta che toccava qualcuno riusciva a percepirne lievemente sensazioni e stati d'animo.
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 2/1/2009, 15:56




Alexia Johnson

Alexia percepì il dolore che provava quando parlava del padre.
Sorrise.
Lei che dolore poteva provare sapendo che i genitori erano morti a causa sua?
La guardò posare un oggetto sul tavolo che poi riconobbe essere un orologio da tasca.
Chissà che valore affettivo aveva.
Forse da come parlava del padre era un suo ricordo.
La guardò negli occhi -cos'è? un ricordo di tuo padre?- le chiese curiosa di sapere se ci aveva visto giusto.
 
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•Dany2•
view post Posted on 2/1/2009, 19:20




Damien Renald

-esatto, è un suo ricordo, me l'ha dato prima di morire e...-
doveva dirle tutta la verità? chissà se ci avrebbe creduto; no, certo che no.
Decise però che doveva dimostrarglielo prima e sorridendo toccando l'orologio con una mano, con l'altra andrò a toccare la mano fredda dell'amica e si concentrò. Come era possibile? "perchè non sento niente?" Doveva dirglielo; tolse la mano dalla sua.
-ecco, facendo così sento lievemente sensazioni e stati d'animo d'ogni persona ma...- e come le diceva "ma con te non funziona!". L'orologio non poteva essersi rotto o non andare più, era impossibile, le ore scorrevano, come sempre, e non aveva nessuna ammaccatura visto che l'aveva sempre tenuto con cura, ma come le aveva detto suo padre, funzionava con qualsiasi umano. Davvero strano ma dopo pranzo avrebbe provato su un'altro, doveva accertarsi che andasse ancora.
continuò stranita ma senza troppa preoccupazione -con te non va, strano; niente di grave- sperò che l'amica non la predesse per pazza e un pò si pentì di averlielo detto perchè così non avrebbe fatto altro che allontanarla. Riprese a mangiare, sempre guardando Alexia. "chissà cosa penserà di me adesso". Prese un sorso d'acqua, aveva quasi finito di mangiare, la mela verde era l'unica cosa che le era rimasta.
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 2/1/2009, 21:10




Alexia Johnson

Se fosse stata umana sarebbe impallidita.
Se avesse scoperto cos'era sarebbe diventato un problema.
La guardò e sperò che non ci studiasse sopra sul motivo del non funzionamento del suo orologio.
-forse io sono diversa e con me non funzione- provò a dire.
Sperò davvero che l'amica non indagasse o scappasse subito.
Guardò l'orologio e sapeva che sarebbe stato una fonte di problemi.
-non avrai paura di me vero...?- si morse la lingua appena finito di pronunciare quella frase.
Chissà cosa avrebbe pensato la ragazza dopo questa domanda.
-dimentica quello che ho detto...non lo so neanche io perchè l'ho detto...- disse per cercare di riparare al danno fatto.
 
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•Dany2•
view post Posted on 2/1/2009, 21:36




Damien Renald

-No, invece credo di capirti, o lameno ci provo. Non è facile essere diversi- provò a rispondere alla domanda, sincera. Sapeva un pò quello che provava, ma non sapeva che l'amica fosse così tanto diversa, ma per ora non era per niente spaventata e si diceva che qualunque cosa fosse la diversità di Alexia, non avrebbe avuto paura. Si chiese perchè dovrebbe averne avuta. non hai paura di me vero...? e anche se voleva assolutamente indagare più affondo alla faccienda capì dall'espressione dell'amica che forse era meglio lasciar passare per ora.
Ora sapeva che Alexia le nascondeva qualcosa, cosa però? Ma se era una cosa grave gli avrebbe mai detto la verità? probabilmente no, ma lo sperava; preferiva la completa sincerità invece che dover scoprirlo lei stessa, non amava intromettersi negli affari degli altri, per niente, intanto Damien girò lo sguardo verso quelli che ogni tanto le fissavano e sgranocchiò la mela, ormai sazia e piena.
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 2/1/2009, 22:05




Alexia Johnson

Alexia vide la confusione nel suo sguardo.
Non sapeva davvero cosa fare.
Ogni volta che aveva confidato ad un'amica un segreto era fuggita a gambe elevate.
Non volea perdere anche lei come amica.
Ci teneva davvero.
-tutti noi abbiamo un segreto non è vero?- le chiese.
Bè il suo era sicuramente il peggiore.
Si rabbuiò a quel pensiero.
Non avrebbe mai avuto una vera amica.
Cioè l'avrebbe avuta finchè non le avesse rivelato di essere un mostro.
 
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•Dany2•
view post Posted on 2/1/2009, 23:13




Damien Renald

-vero- sorrise, cercando di godersi la giornata e di non rovinarsela. Poi con la sua doppia personalità; in un momento è violenta, egoista, strafottente e antipatica, il secondo dopo è dolce e simpatica, altruista e disponibile verso gli altri; meglio non mostrare alla sua nuova amica il suo carateraccio. Si chiese se il segreto di Alexia fosse così tanto... segreto. Vedendo che si era un pò rabbuiata pensò che era meglio lasciare stare. Cercò di levarsi il pensiero di torno e quasi finita la mela disse alla ragazza
-ho finito, se vuoi andiamo. ora che materia hai?-
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 2/1/2009, 23:18




Alexia Johnson

Alexia la guardò negli occhi.
La fissò a lungo per capire cosa pensasse ma non traspariva nulla dal suo viso.
Bè era felice che per ora aveva lasciato stare.
Guardò fuori dalla finestra e vide che era brutto tempo.
Bè il tempo era quello giusto per fare una passeggiata e poi adesso non aveva alcuna lezione.
Però non andarci da sola.
-bè adesso non ho alcuna lezione...tu invece?Io pensavo di andare un pò in giro...se vuoi puoi accompagnarmi mi farebbe piacere avere un pò di compagnia...- le disse rivolgendole un sorriso radioso.
 
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•Dany2•
view post Posted on 3/1/2009, 13:02




Damien Renald

-perfetto, nenche io ho lezione- dise sorridente.
Uscirono dalla mensa e buttò il contenuto del vassoio, poi la mela appena finita in un cestino vicino l'uscita di scuola e insieme aprendo la porta chiese
-bene, dove siamo dirette?- e appena fuori aggiunse
-beh, io non sono ancora andata a vedere la spiaggia, La Push e la riserva. Comunque dimmi tu-
A lei andava benissimo qualsisi posto.
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 3/1/2009, 16:38




Alexia Johnson

Alexia la senguì all'esterno della mensa.
Quando sentì nominare La Push si ricordò che per lei era vietato andare li così cercò di sviare il discorso.
-bè io preferirei andare a fare un pò di shopping...che ne pensi??- le chiese melodiosamente.
Sperava davvero di riuscire a convincerla perchè non sapeva come scusarsi del fatto che non poteva andare a La Push.
-potremmo andare a Port Angeles...Ho sentito che ci sono negozi interessanti...- le disse per provare a convincerla.
E poi lei amava fare shopping.
 
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•Dany2•
view post Posted on 3/1/2009, 23:38




Damien Renald

-shopping! benissimo- rispose, vivace.
Non era un'amante dello shopping, ma le piaceva fare compere, ma sopratutto se andava con amiche. Mentre camminavano verso il parcheggio apposta toccò per poco un ragazzo che si stava dirigendo verso l'ingresso, e nascondendo nell'altra mano l'orologio subito sentì che lui era euforico, probabilmente aveva appena ricevuto una bella notizia o chissà cosa e infatti non badò neanche a lei, che l'aveva appena sfiorato, sempre quel che bastava perchè funzionasse e appunto il vecchio ricordo di suo padre andava alla perfezione. Sperò che Alexia non se ne fosse accorta.
Preferì non dire niente all'amica; perchè con lei non funzionasse era un vero mistero, ma lasciò stare per ora.
Così chiese -andiamo con la mia macchina o con la tua?- sorrise.
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 4/1/2009, 11:34




Alexia Johnson

Alexia notò che Damien aveva sfiorato quel ragazzo.
Di sfuggita guardò nell'altra mano e vide che teneva l'orologio.
Capì subito che lo aveva fatto per controllare che funzionasse.
Si girò verso di lei -ha funzionato con quel ragazzo il tuo orologio?- le chiese dirigendosi verso la sua macchina.
-comunque prendiamo la mia macchina...mi piace guidare...- le disse accennando un sorriso.
 
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•Dany2•
view post Posted on 4/1/2009, 19:30




Damien Renald

Se ne era accorta e così sincera Damien rispose
-sì, ha funzionato- e aggiunse subito, veloce
-la tua va benissimo, la mia è una Nissan Micra, niente di speciale e...- tirò fuori la linguaccia, come per dire che non era proprio un granchè e riguardo la velocità era davvero lenta. Arrivate alla macchina di Alexia, che aveva appena aperto, disse piano quando furono vicine
-wow- era una macchina stupenda, possibile che avesse una descappottabile così mozzafiato? proprio degna della sua padrona.
-dove l'hai presa?- chiese curiosa; non se ne intendeva molto di macchine, però adorava sopratutto quelle d'epoca.
 
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guccettina_4ever
view post Posted on 5/1/2009, 09:53




Alexia Johnson

Alexia sentì l'espressione di meraviglia di Damien quando vide la sua macchina e la sua espressione stupita.
Più o meno era l'espressione che facevano tutti gli umani difronte ad una macchina del genere.
A lei non piaceva dare nell'occhio però le piacevano le macchine veloci quindi era sempre costretta a scegliere macchine costose che dessero nell'occhio.
-l'ho comprata per venire qui...volevo cambiare macchina e a me piacciono quelle veloci e quindi ho scelto questa...se non vuoi che guidi io possiamo andare con la tua...non ci sono problemi...- le disse infine per rassicurarla.
Non sapeva se avesse paura della sua guisa.
In fin dei conti non era mai salita in macchina con lei quindi avrebbe dovuto aspettare per vedere la sua reazione.
A meno che non decidesse di prendere la sua auto.
 
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•Dany2•
view post Posted on 5/1/2009, 20:19




Damien Renald

Invece non vedeva l'ora di vedere come guidava, anche se non amava la super velocità però andare veloce non le dispiaceva.
-va benissimo la tua- disse decisa e aprì la portiera del passeggero vicino il giudatore e aspettò di salire allo stesso tempo; quando furono in macchina. Si allacciò la cintura e sorrise all'amica, desiderosa che mettesse in moto.
 
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45 replies since 16/11/2008, 13:15   1116 views
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